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Ringiovanimento dei genitali esterni femminili
Ringiovanimento genitale

Il ringiovanimento genitale è un’innovativa metodica non invasiva indicata per le donne di tutte le età che, mediante l’infiltrazione di sostanze rivitalizzanti, permette di migliorare l’aspetto esteriore della vulva dal punto di vista del tono e del trofismo (grandi labbra ipotrofiche, ipotoniche, scarso turgore) e di ridurre sensibilmente secchezza vaginale e disturbi correlati (bruciore, prurito, dolore e difficoltà durante i rapporti sessuali).

Dopo aver applicato sulle grandi e piccole labbra una crema anestetica o anestetico locale, si procede all’infiltrazione non dolorosa di sostanze rivitalizzanti come aminoacidi, plasma ricco in piastrine o adipociti autologhi nel derma delle stesse mediante un dispositivo dedicato.

 

La tecnica ha un'efficacia notevole non solo dal punto di vista estetico e funzionale per quelle donne che vogliono migliorare la loro vita sessuale, ma è essenziale per la risoluzione di situazioni cliniche a volte invalidanti e che vengono molte volte trascurate, come ad esempio la secchezza vaginale durante l'uso di contraccettivi orali (pillola) od in menopausa, ed il LICHEN SCLEROATROFICO.

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Il LICHEN SCLEROATROFICO è un invecchiamento accelerato dei tessuti genitali esterni causato da “autoanticorpi”, ossia da cellule del nostro sistema immunitario che sbagliano “bersaglio”, andando ad attaccare i tessuti sani dell’organismo. Il processo coinvolge la pelle, i tessuti sottocutanei e talvolta anche i corpi cavernosi, ossia i vasi sanguigni che si congestionano durante l’eccitazione sessuale e che sono la componente più specifica del clitoride. I sintomi più comuni sono il dolore e il prurito. 

La cute diviene rigida e secca, le labbra si assottigliano progressivamente, l’entrata vaginale si restringe: un quadro clinico che, insieme al dolore e al prurito, costituisce un vero e proprio ostacolo ai rapporti. In queste condizioni, i ripetuti tentativi di penetrazione provocano la formazione di microabrasioni che, alla lunga, possono portare alla vestibolite vulvare.

Il tutto risulta poi aggravato se la donna, in seguito alla menopausa, ha una carenza non curata di estrogeni e testosterone.

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